di Rudolf Breuss, (1899–1990) guaritore ed erborista austriaco, autore di “Cancro, Leucemia – E altre malattie apparentemente incurabili sono guaribili con metodi naturali“
“Mi sono state poste spesso delle domande in merito, e molte. P.es. se durante la mia cura dei succhi sia lecito mangiare un po’ di pane, miele, uova o verdura. Oppure succo di ribes, lamponi o altro. Inoltre molti vogliono sapere se possono assumere contemporaneamente dei medicinali. Queste domande, e altre ancora, mi vengono poste di frequente.
Ecco la mia spiegazione: In questo libretto, ho descritto minuziosamente la mia cura totale anticancro, secondo la quale per 42 giorni si può prendere solo la mistura di succhi di verdura da me composta. Eventualmente sarebbe permesso un pochino di succo di limone in aggiunta alla mia ricetta, ma mai succo di mele! Si potrebbe eventualmente prendere un pochino di succo di mele appena spremuto, ma da solo, ogni tanto negli intervalli, mai mescolato con gli altri succhi!
Decotto di salvia con iperico, menta piperita e melissa si possono bere a volontà ma senza zucchero. E meglio però non mangiare assolutamente nulla all’infuori dei succhi e decotti prescritti! Non osservando le indicazioni, p. es. assumendo altri alimenti, il successo richiederebbe molto più tempo e sarebbe persino incerto.
Vorrei qui sottolineare che la mia lunga esperienza mi ha sempre dimostrato che i cosiddetti insuccessi della mia cura si sono verificati soltanto quando non è stata scrupolosamente osservata nei suoi vari punti (succhi di verdure, decotti, vene d’acqua, ecc).
All’incirca 45.000 malati di cancro e altri apparentemente inguaribili sono risanati dopo la mia cura. Sono morti solo quelli che, assieme alla cura dei succhi, hanno avuto somministrati dei medicinali o iniezioni che distruggono le cellule. Per effetto di questi vengono distrutte non solo le cellule cancerose ma purtroppo anche molte cellule sane dell’organismo.
Le cellule cancerose a mio avviso non sono cellule malate dell’organismo ma appunto cellule proprie del cancro. Queste ultime vivono solo della ≪zavorra≫ che la persona assume attraverso gli alimenti. Le cellule del cancro non possono vivere dei soli succhi di verdura. Un tumore canceroso è un corpo autonomo che produce cellule proprie; questa in sé non è nemmeno una malattia. La massa esercita poi naturalmente una pressione sulle cellule circostanti dell’organismo e queste ne risultano disturbate, in ciò appunto sta la malattia. Perciò non ci resta che distruggere le cellule cancerose affamandole mediante la cura dei succhi.
Questo è il modo di vedere mio. Infine, ciò che importa è il successo del trattamento, che mi è stato confermato migliaia di volte. Cosa sia un cancro, potete leggerlo in questo libretto. Perché una neoformazione di questo tipo all’inizio cresce assai lentamente e alla fine in modo assai rapido? La causa è questa: da una cellula ne nascono 2, da due 4, da quattro 8, da otto 16 e così via. Se a un certo punto da 10.000 diventano 20.000, è evidente che la crescita è rapida; eppure c’è ancor sempre una speranza di miglioramento o guarigione con la mia cura totale anticancro.
Con questa breve relazione credo di aver risposto alle domande di molti medici che mi hanno scritto e non credevano che si potesse vivere per 42 giorni senza proteine. A conclusione, vorrei pregare di tutto cuore tutti gli illustri medici e scienziati di sottoporre a controllo scientifico i miei risultati nella cura del cancro e anche di altre malattie apparentemente incurabili, per aiutare insieme a me questi sofferenti e non lavorare in opposizione a me solo perché non sono medico.”
Nota del redattore sul protocollo Rudolf Breuss
Ad oggi non è stato mai fatto alcun studio clinico che dimostri l’efficacia o l’inefficacia della terapia di Rudolf Breuss. Nel libro sono descritte numerose testimonianze di guarigione firmate, ed in Austria, Svizzera e Germania, Rudolf Breuss è ancora famoso e riconosciuto per i numerosi casi di guarigione. Oggi sempre più medici attuano protocolli a base di succhi di verdura e digiuni per la guarigione delle malattie. Il protocollo di Rudolf Breuss ha infatti molti punti in comune con quello di Max Gerson e Norman Walker.
Consiglio vivamente la lettura del libro, che è di un centinaio di pagine, molto scorrevole e che ho finito nel giro di qualche ora data la semplicità dell’esposizione e di alcune parti che si possono leggere all’occorrenza, come ad esempio i rimedi per mal di testa, insonnia, artrite, reumatismi, bronchite, influenza, cataratta, ecc. Nel libro si troverà descritta la ricetta per preparare il succo di verdure e i vari decotti a base di erbe (facili da reperire) da assumere nei 42 giorni di cura. Ci sono anche altre indicazioni importanti da attuare insieme alla cura come ad esempio eliminare le fonti di inquinamento domestico (naftalina, DDT, spray tossici, cosmetici e altri prodotti per l’igiene e la casa che non sono naturali) e di valutare la presenza di interferenze telluriche.
Ecco il link per acquistare il libro.
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Klaus ha detto:
Caro Riccardo-Dioni, leggo sempre con interesse i tupi post. Ultimamente compare spesso iltema cancro. Avresti voglia du pubblicare qualcosa sul protocollo del Dr. Cathcart che sequendo il filo ne di Linus Pauling uccide ogni forma di cancro con il ascorbato di sodio? Grazie per il lavoro e impegno! Keep up the GOOD WORK
Klaus
dioni ha detto:
Ciao Klaus,
Grazie mille dello spunto!
I migliori auguri!
Riccardo
Clamon ha detto:
Breuss ha una casistica eccezionale, ma sicuramente è meglio leggere il libro e non fermarsi alle nozioni date in quest’articolo, pur esaurienti, in quanti occorre togliere anche delle sostanze tossiche volatili, dalla casa, come canfora sintetica, naftalina dagli armadi, bombole di insetticidi, ecc… e inoltre è necessaria un’analisi radionica per verificare che il sofferente non dorma su dei nodi Hartmann, o altri tipi, nè, tantomeno su faglie geologiche, dove scorre acqua. Il metodo è sicuramente troppo poco conosciuto, a mio modesto avviso, rispetto a quello che può dare. Ciò che guarisce, occorre tenerlo presente, però, non sono i succhi, ma il prolungato digiuno. Grazie a Lautizi di aver portato alla pubblica evidenza un tale metodo.
Giuseppe ha detto:
Secondo me questa è la strada. Breus, gerson…
Pensate all’esperienza di Arturo Villa…
Big farma, credo, presto lo metterà al rogo. E purtroppo la maggior parte delle persone che si ammalano corrono nei “santuari” di big farma (ospedali) cercando le cure più tecnologiche e affidandosi ai protocolli dei dottoroni più famosi quando, magari, la salvezza l’avrebbero nella dospensa di casa.