Il 7 Maggio 2020 alle ore 12.45 italiane accadrà il Vesak ovvero la Luna Piena in Scorpione.
Il Wesak (scritto anche Vesak) è il giorno che celebra la nascita, l’illuminazione e il raggiungimento del nirvana del Buddha Siddharta Gautama Shakyamuni. Il giorno del Wesak cade nella luna piena del quarto mese del calendario lunare che coincide con la luna piena in Scorpione.
La luna piena in Scorpione riveste un ruolo molto importante nel calendario esoterico e mistico di tutte le culture, mettendo in luce l’oscurità nelle nostre vite cosicché possiamo procedere alla fase successiva. In passato le antiche culture erano in contatto con il movimento della Terra e degli astri e sentivano l’enorme influenza sulla vita umana e per questo avevano sviluppato avanzatissime conoscenze astronomiche che ancora oggi gli scienziati con tutta la loro tecnologia non riescono a comprendere come sia stato possibile.
Alcuni ricercatori attraverso esperimenti di fisica quantistica stanno arrivando a comprendere come i campi magnetici anche delle stelle più lontane riescono ad influenzare il nostro DNA. Che ne siamo coscienti o meno, l’ambiente attorno a noi influenza la nostra psiche e il nostro corpo, in maniera spesso molto profonda.
La Luna Piena in generale ha avuto un particolare significato in tutte le tradizioni e possiamo anche vedere ad esempio come il parto, le mestruazioni e il nostro sonno e sistema nervoso sono influenzati dalla luna, e non solo le maree.
Vesak. Sole in Toro, Luna in Scorpione
Lo Scorpione rappresenta l’energia di morte, oscurità, abisso, mistero, inconscio e passionalità. L’energia scorpionica ci parla di qualcosa che si nasconde e che è pronto a tornare alla luce per poterci trasformare e rivitalizzare. Durante questi giorni precedenti alla luna piena e dopo e di essa potremmo sentire situazioni passate irrisolte che tornano a galla e dobbiamo affrontare, possiamo sentirci frustrati e ritrovarci a pensare sul senso della vita e che valore ha quello che facciamo.
Inoltre è importante evidenziare che non è solo l’azione dello Scorpione ad essere importante, ma il fatto che il sole si trova in Toro che rappresenta invece i valori spirituali. Quindi questa situazione astronomica genera un passaggio dall’oscurità alla luce, dalla morte alla rinascita in cui emergerà una nuova consapevolezza ed un nuovo modo di essere e vedere noi stessi.
“La luna piena in scorpione è nel punto medio tra Saturno e il Nodo Nord, è molto potente a livello energetico in quanto ci sentiamo spinti oltre i nostri limiti, che non è lo spazio confortevole e sicuro in cui ci sentiamo protetti. Sentiamo risorgere le nostre paure ma è segno che sono pronte per essere affrontate e lasciate andare pienamente alla luce della nostra nuova consapevolezza che abbiamo maturato. Possiamo quindi procedere oltre, fare pulizia ed aprire delle porte facendo diventare possibile ciò che un tempo credevamo impossibile.
E’ il tempo di affrontare le proprie ombre per riacquistare il proprio vero potere.
Potrai sentire l’ispirazione per nuovi progetti e altri invece verranno abbandonati perché non facevano parte della tua strada. L’energia dello Scorpione rivela ciò che deve cambiare, rendendo chiaro ciò che è davvero importante per la nostra evoluzione.” The Star Priestess
Il Vesak in Oriente
In oriente il giorno della luna piena in Scorpione viene chiamato Vesak e in tutto il mondo le persone si riuniscono per celebrare e sfruttare il movimento energetico innescato dagli astri.
Durante il Vesak i buddisti commemorano la nascita del Buddha Siddhartha Gautama, la sua illuminazione all’età di 35 anni quando divenne il Buddha e il suo ‘passaggio’ finale nel Nirvana all’età di 80 anni, per non rinascere più. Le scritture buddiste riferiscono che ognuno di questi tre eventi significativi si è verificato durante la luna piena del mese lunare indiano di Vesakha che è appunto la Luna Piena in Scorpione..
La Luna Piena in Scorpione è considerata nei paesi buddisti del sud-est asiatico come la nascita, l’illuminazione e l’ingresso di Buddha nel Nirvana. Per questo motivo è considerata la più potente Luna Piena dell’anno. Fu nella notte di Luna Piena in Scorpione che Buddha sedette sotto l’albero del Bodhi e raggiunse l’illuminazione. Secondo le tradizioni esoteriche Buddha ritorna ogni anno in questo periodo per dispensare luce di guarigione nel mondo. Si crede che durante i cinque giorni di Luna Piena, che includono i due giorni prima e i due giorni dopo il giorno della Luna Piena, può essere stabilito un contatto diretto con i Grandi Maestri e le Forze di Luce che sostengono il pianeta.
I buddisti credono che i meriti che ottengono realizzando buone azioni nel giorno del Wesak sono moltiplicati molte volte. I rituali eseguiti nel giorno del Wesak includono il canto dei mantra; rilascio di uccelli e animali in gabbia; consumare pasti vegetariani; e “bagnare” una statua di Buddha, un riferimento alla leggenda del bambino Buddha che viene inondato dalle acque di nove draghi subito dopo la nascita. Questi atti di generosità osservati dai templi buddisti sono anche conosciuti come Dana. La maggior parte delle statue del Buddha sono illuminate nel giorno del Vesak. Le celebrazioni si concludono con una processione a lume di candela per le strade.
Nell’Himalaya, in una zona impervia fra la catena del Karakorum e quella del Kun Lun, alle pendici del monte Kailash, uno dei luoghi più sacri del pianeta, rimasto incontaminato grazie all’asperità del luogo, si celebra annualmente il rituale del Vesak per cui molte migliaia di persone si mettono in cammino da tutto il continente indiano con mezzi di fortuna per parteciparvi.

Credit. travelwireasia.com
L’energia dei condizionamenti del passato può trovare il suo rilascio con questa Luna Piena, in cui sentiremo l’opportunità di lasciare andare una volta per tutte gli schemi di dipendenza limitanti ed utilizzare la nostra intuizione e le nostre sensazioni per divenire chi siamo veramente e ciò che siamo destinati ad essere.
E’ consigliato meditare per almeno un’ora in corrispondenza del Vesak per poter ricevere al meglio i suoi effetti. Chi non ha una tecnica di preferenza può usare la mia meditazione alchemica che tra l’altro è una delle migliori tecniche di meditazione accessibili che si ispira ai principi energetici taoisti.
Foto di copertina. Credit with-omraam.com
Articolo aggiornato il 6 Maggio 2020
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Roberta Milesi ha detto:
Farò un bagno di luna!
Nonna Belarda ha detto:
X questo mi sento nervosa!
Tiziana Tognaccini ha detto:
Namaste
London Miry ha detto:
Non ci crederete..ma io scorpione…stasera mi sentivo davvero alla grande! Coincidenze? Non credo.
Bruna Paleari ha detto:
WOOOOW !!!!
Alessandra Ratti ha detto:
….per fortuna…
Sonia Macale ha detto:
Lo spero ☺️
Sara Piersantelli ha detto:
Ieri sera sono quasi svenuta… chissà
Guido Buratti ha detto:
Guarda caso la Trilaterale è riunita a Roma in questi giorni dopo 33 anni che non veniva fatta in Italia
Donatella Ghirardini ha detto:
Luna piena in Toro
Dionidream ha detto:
Sole in Toro, Luna in Scorpione
Donatella Ghirardini ha detto:
ma la Luna in scorpione non ce fra ottobre è novembre?perché io festeggio il wesak questa sera alle 23 con Luna in Toro….
Dionidream ha detto:
Allora sei nell’emisfero australe, le costellazioni sono invertite rispetto a quello boreale
Donatella Ghirardini ha detto:
in ogni caso volevo farvi i complimenti per le notizie sulla salute che pubblicate sono eccezionali ed ho imparato un sacco di cose!certi link li ho stampati e li conservo con cura!
Dionidream ha detto:
Grazie Donatella Ghirardini è un piacere! I migliori auguri per questo Wesak <3
Melinda Quaranta ha detto:
Magari, sarebbe ora
Brix Nui ha detto:
Sarà per questo che ho così sonno
Tiziana Tognaccini ha detto:
Vero .. Namaste
Alexandra Madalina ha detto:
Bellissimo articolo
Elena Moschini ha detto:
Io invece non dormo
Alessandro ha detto:
Olè io sono toro ascendente scorpione! Doppietta! 😀
Alessandro Prosperi ha detto:
Toro ascendente scorpione e la sento tutta la luna!
Carmen D'Urso ha detto:
Io , con Nettuno in 8°casa, in Scorpione, per giunta, ho la testa come un turbine!!!
Situazioni sospese che “spingono” per emergere ed essere affrontate!!….
….
Viviana Gamba ha detto:
Come no,infatti è stato il giorno più privo di energia che abbia mai avuto!!
Stefania Locatelli ha detto:
Anch.io
Loretta Zanobbi ha detto:
Mio compleanno…
Laura Bianchi ha detto:
tutto il giorno dicevo come stavo bene inspiegabilmente!
ecco ora capisco il motivo grazie ciao
Margarita Vepruk ha detto:
Eh siiii…non si riesce a dormire x niente!!!))))
Isabel Jorge ha detto:
Io sono Scorpione!
Sol Sole ha detto:
ieri avevo la etupidera ed ero ridarola… sembravo ubriaca hahaha ! Ahhh ma il mattino ero una furia
Daniela Aru ha detto:
Un nervoso ieri sera …
Giusy Mancuso ha detto:
Vista! Era bellissima.
Uliana Carelli ha detto:
Allora sarà per il fatto che era il giorno più energetico dell’anno che ieri pomeriggio finalmente mi sono decisa a stirare quella roba che stava lì da tanti giorni….
Ylenia Mesisca ha detto:
La forza dello scorpione Lilly Padova
Marina Leogrande ha detto:
Energetico con la febbre. Mah!
Raffaella Rasi ha detto:
Che dobbiamo fare?
Daniela Drigo ha detto:
Si ciao a mezzanotte meno un quarto son bella che cotta….
Marisa Niro ha detto:
Illuminante
Roberta Aisha Greco ha detto:
Sole luna mercurio in scorpione, ultimamente non ne posso più!!! Aiutoooo
Daniela Rizzo ha detto:
È vero ,!!!
Francesca Saporito ha detto:
Grazie per tutti questi articoli meravigliosi! 🙂
Andrea Lauri ha detto:
..a patto che di aver spento il wifi…
Andrea Lauri ha detto:
È una fonte di onde elettromagnetiche, come e forse di più dell’impianto elettrico. Quando si è molto vicini, interferiscono con le onde elettromagnetiche naturali dell’ambiente, come sono quelle di cui si parla nel post.
Antonella Flego ha detto:
Aiuto. Non si dorme.
Carla Galli ha detto:
…..era nuvoloso. …la si intravedeva appena appena …
Carla Moro ha detto:
Non capisco . Io sono Scorpione come dovrei sentirmi? So solo che mi sono sentita stanchissima tutto il giorno che fatica per far tutto
Luciana Manconi ha detto:
Ma chi scrive queste cose? Energetica? È già un miracolo se non sono successe catastrofi…
Giancarlo Nifini ha detto:
Ora capisco tanta voglia di fare.
Madalina Lucia ha detto:
Buona sera, mio figlio ha avuto un incidente in moto il giorno 10 maggio, a spezzato ambedue le braccia, a tamponamento suo prozio. Mi chiedevo come comprendere?
pino ha detto:
Vesak (non Wesak)
La celebrazione del Vesak è una festività mobile celebrata nel periodo del plenilunio mentre il Sole si trova nella Costellazione del Toro (periodo che va dal 20 aprile al 21 maggio).
Il Vesak buddhista è celebrato durante il Plenilunio nel mese di maggio, dato che secondo la tradizione buddhista tre eventi della vita del Buddha ebbero luogo tutti durante il plenilunio del mese maggio; il mese di maggio è chiamato Vaishaka da cui deriva il termine Vesak.
La festività del Vesak è un evento annuale di una certa importanza; riuscire a comprendere la sua reale e vetusta antichità, la sua ancestrale Sacralità è ancor più importante.
È certo che in Oriente, come in tutto il resto del Pianeta, essa ebbe, con altre connotazioni, grande e sacra rilevanza; appunto per questo, occorrerà fare riferimento al ciclo annuale del Tempo, alle fasi lunari, ai Miti della Creazione, alla Costellazione del Toro, alle Pleiadi, ai Centri Cultuali, ovvero Luoghi Sacri, ed anche al volo dello stormo delle Colombe.
Cominciamo col rammentare che il Plenilunio (plenilunium :pieno + luna) è la fase della Luna durante la quale l’emisfero lunare illuminato dal Sole è interamente visibile dalla Terra. I Pleniluni, nel corso del ciclo annuale, sono dodici. Ogni Plenilunio è un momento particolare per la Vita del Pianeta; per coloro che sanno, oppure per coloro che sono addentro alle cose, è possibile, in questo particolare momento, esserne compartecipi in quanto la Luna presiede e governa i cambiamenti, la ricettività, le azioni e le reazioni.
La Luna è, per eccellenza, l’astro dei ritmi vitali che, sebbene sia privo di luce propria, possiede un’incredibile forza di penetrazione, specie al plenilunio, quando la intensità delle microonde è di molto superiore a quella del Sole, le cui radiazioni, è certo, incidono sulla Vita e sul Pianeta in quanto responsabili, fra l’altro, delle mutazioni delle cellule al momento del concepimento e, nel tempo, sul sistema endocrino, i raggi cosmici sono, in generale, dannosi per le forme di vita sul Pianeta.
Fin dalla più remota antichità, la Luna, la Signora del profondo, Colei che guida le forze interiori dell’individuo, la spiritualità, fu considerata come Colei che, con il Sole, regolava il giorno; essa, indica agli Astri il cammino del Sole e regola le influenze dei Pianeti e delle Costellazioni.
Pertanto, fu, dagli antichi Saggi, chiamata la Madre dei pianeti; in ogni caso, la Luna, ha una notevole importanza sul concepimento, nascita e crescita, di tutto ciò che è vivente ed il magnetismo, dovuto al suo influsso, è idoneo a conservare e guarire.
Per Orfeo, per i pitagorici e per Proclo, la Luna era, rispettivamente, la terra celeste, la terra eterea e la Custode delle Porte e Madre degli Dei.
Il Buddha, cioè l’Illuminato oppure il Risvegliato, è l’Avatâra di Mahâ Vishnu, ovvero dell’Adi-Buddha, Saggezza Primordiale; il buddhismo è l’unica ‘religione’ -se tale si può definire- il cui fondatore non si dichiarò profeta di dio, né suo inviato.
Il buddhismo, è stato detto, rifiuta l’idea di dio-essere supremo e, pertanto, Gautama il Buddha è stato un ateo.
Niente di tutto questo; egli negò l’esistenza di Ishwara, il dio personale degli indù e non l’esistenza di Brahman, di cui semplicemente si astenne dallo speculare sulla sua natura, sulle sue qualità, sul suo essere.
La attuale festività del Vesak, risale ad una Leggenda orientale secondo la quale il Buddha, l’Illuminato, prestando ascolto alla voce del cuore, annualmente, al sorgere della Luna in un particolare giorno dell’anno e allo zenit di una singolare valle himalayana, abbandona, per pochi minuti, il suo stato di sopra-coscienza nirvanica per portare al mondo una particolare Benedizione.
A quel tempo, in Oriente, i Saggi sapevano che sarebbe nato un essere speciale, un Boddhisattva, un essere cioè destinato al Risveglio.
La nascita di questo essere, avvenne, al Plenilunio del Toro, a Kapilavastu.
Il Boddhisattva nacque nel Clan dei Shakya, un Clan di Guerrieri, e, fu chiamato Siddhartha Gautama, colui che ha raggiunto lo scopo.
Il Principe Siddhartha rinunciò al suo stato di agiatezza e divenne, contro il volere del padre, un asceta itinerante che, dopo molte rinunce, conquistò lo stato di buddha cioè del suo Risveglio, ovvero la Illuminazione.
Permettetemi, a questo punto, una piccola digressione, ciò può esserci utile per comprendere una verità che è sicuramente sfuggita, e, che potrebbe far intendere quelle strane storie sulla rinuncia sempre che il vostro cervello non sia del tutto saturo della esotica idea della ‘illuminazione’. Dunque, la storia di Sakyamuni oppure Sakya Thub-pa, che ha fatto sognare non pochi uomini, è portata anche all’uomo della strada come lezione di vita, di rinuncia alle cose materiali per quelle spirituali e per l’illuminazione.
Dunque, un essere destinato al Risveglio, nasce e, come a tutti gli uomini, viene dato il nome che lo avrebbe identificato, in genere ormai abbiamo perduto l’idea del significato di dare il nome, per noi il nome di battesimo e quello del casato ci fa pensare alla devozione dei genitori ad un Santo oppure ai nonni, niente più di questo. Al neonato, dunque, viene dato il nome che ha significato di colui che ha raggiunto lo scopo. I Saggi e l’umanità di quelle latitudini, quindi, si ritrovarono davanti al tanto atteso essere destinato al Risveglio, colui che ha raggiunto lo scopo!
Alla luce di questi chiarimenti, mi sembra talmente ovvio che la condizione di nascita di Gautama Siddhartha non poteva incidere in qualunque modo sulla sua natura e sul motivo della sua nascita; per Gautama Siddhartha, divenire asceta itinerante, fu naturale, e, diversamente, non poteva essere!
Egli, che non ha rinunciato a nulla, era il ventiseiesimo Buddha che impartì due Insegnamenti differenti: uno per i discepoli laici e per la massa, l’altro per i suoi Arhat.
Altra cosa che, certamente, vi sorprenderà non poco, è che Odino, il nordico Odino, l’occidentale divinità dei popoli nordici, fu uno dei primi Buddha che si manifestarono sul nostro Pianeta.
È dalla prima metà di questo secolo che diversi autori e sedicenti iniziati, alcuni dei quali smentiti dagli stessi Maestri Orientali, hanno rifilato, ai creduloni, e, agli orientofili, esoterici rituali officiati in una non meglio localizzata valle himalayana dove il Buddha, in una manciata di minuti, si manifesta sul pianeta per infondere, all’Umanità, una Benedizione, che, a detta di questi allegri buontemponi, deve essere intesa come una duplice corrente energetica, in quanto essa risulterebbe composta dall’energia del Signore del Mondo e da quella del Guardiano Silenzioso e, non è tutto: questa Benedizione , o questa doppia corrente energetica, verrà trasmessa all’umanità per via gerarchica.
Permettetemi di sorvolare su quanto viene detto sulla complessità, sulla durata globale di questo himalayano raduno esoterico, e, sui resoconti di chi asserisce di avervi preso parte.
L’attuale festività del Vesak, abbiamo detto, è relativamente recente, e, gli occidentali hanno, a tale proposito, scarse, confuse e confutabili notizie!
Pertanto, e, per tutto quello che abbiamo appreso , nei molti anni di apprendistato, e, per tutto quello che abbiamo, in prima persona, vissuto al seguito di un severo Maestro, siamo consapevoli delle motivazioni dei Grandi Maestri Orientali, del loro dissentire sull’operato di chi, avendo pedestremente appreso in maniera aleatoria l’insegnamento della Dottrina dell’Occhio, e ritenendosi alla stessa stregua degli Arhat, hanno distorto e seminato insulsaggini.
Concordiamo pienamente con le affermazioni del Maestro Djwal Khool il Vesak è la festa del Buddha, e, prevalentemente, essa è una grande festa orientale e per gli orientali!
I Grandi Maestri Orientali, come lo stesso Maestro Djwal Khool, non condivisero e sconfessarono la S.T., sorta per loro volontà, per tutte quelle idee che a poco a poco l’avevano snaturata; con la Besant, e, per mano di Steiner che si riteneva erede dei Rosacroce christiani, l’Insegnamento della S.T. aveva subito, e non solamente, una progressiva christianizzazione.
Lo stesso Steiner entrato in aperto contrasto con la Besant e con la S.T. aveva fondato, per suo conto, la Società Antroposofica. Entrambi si ritenevano paladini di una pseudo-tradizione assurta al rango di Religione e che nulla ha che fare con la Tradizione Orientale ed Occidentale.
Per noi, il Vesak (non il Wesak degli instabili seguaci della New Age), è la festa del Buddha, una Grande Festa Orientale per gli orientali, unicamente: per quella terra, per quegli uomini, e, per quelle latitudini orientali del Pianeta!
Come all’inizio ho accennato, per poter parlare della festività che oggi è occultata nel Plenilunio del Toro , occorre fare riferimento al ciclo annuale del Tempo , alle fasi della Luna, ai Miti della Creazione, alla Costellazione del Toro , e, cosa assai importante, ai Luoghi Sacri ed anche al volo dello stormo delle Colombe per quanto concerne l’area degli antichi popoli mediterranei.
Dunque, la Costellazione detta GU.AN.NA (Toro), che simbolicamente è assimilato alla Luna, alla Grande Madre, fu modellata, intorno al 5000 a.e.v., in Mesopotamia quando il sorgere del Sole equinoziale (primavera), fu in quella porzione del cielo, molto luminosa e ricca, delle Iadi, annunciatrici della stagione delle piogge primaverili, e, delle Vergiliae (le Pleiadi), gli astri rivolti alla primavera, che annunciavano il tempo propizio alla navigazione, ai pellegrinaggi, e, segnavano l’approssimarsi del volo dello stormo delle Colombe che sarebbe avvenuto, appunto, al primo plenilunio.
Se intendiamo comunemente per anno il tempo impiegato dalla Terra per compiere un giro intorno al Sole, per la Tradizione il ciclo annuale , in altre parole che si rinnova , è una marea d’energia che scaturisce nella Notte delle Madri, la Notte Madre per intenderci, e, culmina al Solstizio d’Estate.
Fin dalla più remota antichità, prima del tempo delle ultime grandi catastrofi, che mutarono il volto del nostro pianeta, sono sempre esistiti dei Centri Cultuali, Luoghi Sacri, luoghi saturi d’energia cosmotellurica. In alcuni, in particolare, sappiamo che vi erano delle Vestali che esprimevano oracoli e vaticini.
Nel corso del ciclo annuale, al plenilunio, quando brillavano le Iadi e le Vergiliae (le Pleiadi) che annunciavano, il tempo propizio alla navigazione, dunque, era il momento del pellegrinaggio convenuto dalla consuetudine per rendere Culto alla Terra Madre, per ascoltare gli oracoli ed i vaticini, per recarsi in quei Luoghi di guarigione fisica e spirituale .
La gente, come sappiamo, si spostava ciclicamente recarsi in un Luogo Sacro per rendere il Culto, era normale, a quei tempi, e, poiché essi avevano consapevolezza delle energie planetarie e delle correnti della Madre Terra, recandosi in particolari luoghi sapevano di poter riequilibrare la propria energia vitale, in altre parole: guarire dalla malattia.
Le Pleiadi, comunque, nell’antichità più remota, furono, per tutti i popoli del Pianeta (l’America centromeridionale, l’Egitto, la Mesopotamia, ebbero antenati, ed istruttori comuni), il riferimento atteso con ansia, e, molto probabilmente, con terrore. Quando si ritenne che esse erano le annunciatrici della buona stagione o quella delle piogge e del freddo, oppure che segnassero l’inizio del ciclo annuale, è evidente che molti secoli erano già trascorsi e l’uomo aveva dimenticato molte cose.
Per alcune antiche Civiltà Amerinde il sorgere delle Pleiadi, nella Costellazione del Tapiro (il Toro) nel mese corrispondente all’attuale aprile-maggio, segnava l’inizio della stagione fredda e della pioggia. Il loro sorgere eliaco era un evento importantissimo e molto Sacro.
Toxiuh molpilli, era la Notte più attesa, nel corso della quale le Cabrillas , le Pleiadi, si situavano, al centro del loro cielo, in corrispondenza dello zenit del loro Luogo Sacro, e, nel momento stesso che esse superavano lo zenit, l’Umanità era sicura che il moto dei Cieli continuava.
Di tutto quel che accadeva, dei riti, delle cerimonie, delle festività, ben poco è giunto fino a noi, ma una antica voce bisbiglia ancora su tutto il pianeta, quei momenti di attesa erano vissuti intensamente protesi al congiungimento spirituale con la Signora Madre . Bruciando incensi, oppure copale, offrivano le primizie di ogni loro avere si giunse, persino, ad offrire la vita degli esseri viventi , ma questo, per la nostra cultura metropolitana, è incomprensibile ed inaccettabile.
Al tramonto, tutti i fuochi accesi dall’uomo, venivano spenti.
Nessuna voce umana risuonava sul pianeta, l’umanità si raccoglieva nel silenzio e nella preghiera . Il cuore dell’Umanità tutta era proteso a Lei, la Signora Madre, sia che fosse venerata col nome di Iside; di Opi; di Eurinome, di Afrodite, di Chalchiuhtlicue, di Yemoja, di Srin-Mo, di Pachamama, che con l’avvento, in Tibet, della religione Bon e di quella buddista fu trasformata in demone; di Chalchiuhtlicue, raffigurata, nella pietra tombale di Palenque, con le gambe divaricate nell’atto di partorire, che la cultura patriarcale, seppur tra molte controversie, preferirebbe trattarsi di un astronauta.
E, solamente quando, le Pleiadi, superavano il punto cruciale, attraversando lo spazio sopra l’antico Luogo Sacro… tutto intorno e per grandi distanze si levava il grido di gioia. Sulla cima del Tempio, allora, veniva riacceso il Sacro fuoco, e, subitamente ovunque per tutta la terra abitata .
Nel trascorrere del Tempo, le Leggende, i Miti, il sussurro delle antiche voci, ci introducono in quel sentiero nascosto che solo gli audaci potranno percorrere fino in fondo, come il volo dello stormo delle Colombe ci conduce all’Isola Sacra alla Triplice Grande Madre, la Sicilia.
A tale proposito la Leggenda, ci racconta, che dal Sacro Tempio di Erice, fondato dal figlio di Venere e del Re degli Elimi, s’involava, al seguito della Signora, lo stormo delle Colombe per recarsi a Sicca Veneria sede di un vetusto Santuario.
Il Mito Pelasgico della Creazione ci racconta che, all’Inizio la Grande Madre Eurinome (vagante per ampi spazi), prese forma di Colomba e, a suo tempo, depose l’Uovo Universale. Pertanto, era tramandato che la Signora Afrodite si trasformava in Colomba (IaHu) e guidava cinquanta Vestali, fino ad un suo antichissimo Santuario situato fra la città di Citra e Cartagine.
Periodicamente, dunque, la Grande Signora Venere, cioè Afrodite, cioè Astarte, Dione, Diana, Danae, ovvero la Grande Madre Iside, o Eurinome la Grande Madre progenitrice dei Pelasgi che gli Itali chiamavano anche Opi o Ops, avvolta in candide vesti, come Colomba (IaHu), guidava il pellegrinaggio delle sue cinquanta vestali biancovestite all’antico Centro oracolare, e, questo pellegrinaggio, iniziato nella remota antichità si effettuò fino al XV (1600) sec. della era volgare (e.v.).
È certo che tutti gli invasori patriarcali si premurarono di impadronirsi non solo dei Santuari oracolari, violentando, assassinando, le vestali, costringendole a servire le nuove divinità maschili, sostituendole con sacerdoti, ma anche di tutti quei Luoghi Sacri o punti speciali saturi di Forza, Potenza e Potere, dove l’interazione di forze cosmo-telluriche era conosciuta da sempre.
Il Zeus, soppresse, a Dodona, dove si arenò, nei pressi, l’Arca di Deucalione e Pirra, il Culto della quercia oracolare sacra alla Triplice Signora, fondato anticamente da una delle colombe fuggite da Luxor, la Tebe d’Egitto, probabilmente quando Amon o Ammone, s’impadronì del Luogo sacro; similmente farà il misogino, uomo di guerra, YHWH, sopprimendo il Culto dell’acacia oracolare di Istar.
Apollo violò il Santuario oracolare della Grande Madre, a Delfi, stuprò Temi, la Grande Vestale del Tempio e, trafisse, con la sua daga, Pitone, il re sacro, che alcuni vogliono intendere essere stato un serpente pitone .
Nel tempo, in molti Santuari e centri oracolari, usurpati dal patriarcato, si allevarono piccioni viaggiatori allo scopo di essere utilizzati per recapitare messaggi.
Questa segreta rete di informazioni fu il fondamento del potere politico esercitato dai centri oracolari.
Cerchiamo di capire il significato e le implicazioni di IaHu, la colomba.
A Ra’s Shamra una scultura del XVI sec a.e.v. rappresentava Elath-IaHu, il dio-fabbro amante di Baalith, Afrodite. Egli è un elohim kenita, cioè è YHWH (acronimo), che durante la permanenza, in terra d’Egitto, di Israele, fu ritenuto identico all’egizio Set in quanto il suo titolo era IaHu che è poi Iacco, una variante del nome di Dionisio.
Ma da Canaan alla terra di Magam o Msram, l’Egitto, IaHu si trasformò in IOUIYA, IUAU, che fu, anche, uno degli attributi del Re sacrale lunare, il Faraone Amenofi II della XVIII dinastia che si estinse con Amenofi IV, l’eretico Eknaton.
IaHu è Io, è Damkina, è Dinah, è Dafne, conosciuta, anche, col nome di Europa ovverosia quella dal largo viso cioè la Signora-Luna al plenilunio.
IaHu è un nome preesistente a qualunque alfabeto; IA ha significato di eccelsa, eccelso e, Hu quello di colomba , letteralmente avremo, quindi, l’eccelsa colomba .
IA è l’eccelsa Signora-Luna raffigurata anche con le corna di vacca, cioè è Haathor, ipostasi della Grande Madre Iside; Hu è la Signora reggitrice, del ciclo annuale, Afrodite, cioè Eurinome, cioè la sposa di maggio di Rof Breoht Woden (forza lucente di Woden) cioè di Odino, ma parleremo in altra occasione di questo perché l’intreccio ci condurrà a Robin Hood, ovvero Robin Buondiavolo, ma questa è un’altra storia.
tratto da Conversazioni con Dujihlios al Centro Studi Mithra 1989 e.v.